Turbina Siemen sper il mercato cinese |
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Scritto da Rodigari Mario | |||||||||||
Ma, come al solito, i cinesi accolgono gli stranieri in casa solo a determinate condizioni. Il progetto, infatti, è una delle due joint venture tra Siemens Wind Power Equipment e Shanghai Electric Wind Energy con una partecipazione cinese al 51%. Le nuove pale eoliche, le SWT-2.5.-108 con un rotore da 108 metri di diametro, sono prodotte a Shanghai: made in China, ma con tecnologia tedesca. Spiega Michael Suess, CEO della divisione Energy di Siemens: In cooperazione con Shanghai Electric, nostro partner da lungo tempo in Cina, le due joint venture eoliche dimostrano l’impegno della nostra azienda nel mercato cinese. Siemens mette a disposizione delle due joint venture la sua avanzata tecnologia nelle turbine eoliche e il know-how internazionale e l’esperienza nel project management e nella realizzazione dei progetti. Anche a queste condizioni, non paritarie, a Siemens l’accordo con i cinesi conviene di sicuro: la Cina è stato nel 2012 il secondo miglior mercato per l’eolico con 13,2 GW, mentre il primo è stato il Nord America con 15 GW. A giugno 2012 la Cina aveva una capacità eolica totale già installata di quasi 68 GW. Con numeri del genere in Cina bisogna esserci e basta, a qualunque condizione, specialmente se si ha intenzione di crescere ulteriormente. Cosa che ha intenzione di fare Siemens, che già nel 2012 ha ottenuto il 42% dei suoi ricavi dalle energie rinnovabili, e che si appresta a lanciare sul mercato la turbina eolica più grande del mondo. La collaborazione tra Siemens Wind Power Equipment e Shanghai Electric Wind Energy, inoltre, mostra come sia possibile portare avanti rapporti non conflittuali con la Cina nel settore delle energie rinnovabili. A differenza del fotovoltaico, che fa registrare una vera e propria guerra commerciale, l’eolico sembra un campo in cui Cina ed Europa riescono a collaborare senza grossi problemi. Guadagnandoci entrambe.
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Ultimo aggiornamento Sabato 23 Febbraio 2013 21:51 |